Titolo | Il metro del mondo | |
Autore | Guedj Denis | |
Editore | Longanesi & C. | |
Collana | La lente di Galileo | |
Anno | 2004 | |
pp. | 331 | |
Finché ogni provincia sarà misurata con la sua particolare misura, la Francia non sarà mai 'una'. Misurando tutte le cose con lo stesso campione il plurale cederà il passo al singolare, e 'dai territori' si passerà al 'Territorio' nello stesso tempo in cui 'dai popoli' si passerà al 'Popolo'. A Loury, vicino a Orléans, si domanda esplicitamente «che non ci siano più di un solo uso comune, un solo peso e una sola misura», mentre a Rilly-la-Montagne si chiede «che la bontà del sovrano accordi lo stesso uso comune e una sola unica misura in tutto il Regno, poiché è sua volontà considerare il suo popolo come un'unica famiglia, di cui vuole a giusto titolo essere il padre». L'8 agosto 1788, costretto dalle circostanze, il re di Francia Luigi XVI convoca per il 1° maggio 1789 gli Stati Generali, riuniti per l'ultima volta da Maria de' Medici nel 1614. Suppliche, proteste e reclami vengono raccolti nei 'cahiers de doléance': emerge, tra le molte altre, la richiesta di uniformare i pesi e le misure su tutto il territorio del regno. La ricerca di una misura comune ubbidisce a un'esigenza di equità e uguaglianza, ma nel bel mezzo della dismisura rivoluzionaria si trasformerà in una sorta di utopia, nel progetto ambizioso di un Graal metrologico fondato sulla Natura, valido sempre e ovunque: per "tutti gli uomini, in ogni tempo", secondo le parole di Condorcet. Darà il via a una vicenda complicata, fatta di misurazioni ripetute e perfezionate tra il canale della Manica e Barcellona, un'avventura che incrocerà le sorti della Rivoluzione e dell'ascesa di Napoleone, per giungere al traguardo soltanto nel nuovo secolo. Denis Guedj, avvalendosi della documentazione ufficiale del tempo, segue le vicissitudini della 'rivoluzione metrologica', raccontando le disavventure dei suoi protagonisti, il sogno che li anima e gli ostacoli incontrati nel corso dell'impresa. La 'misura di tutte le misure' sarà il metro, la decimilionesima parte di un quarto di meridiano terrestre, una piccolissima striscia di Terra; ma esso darà anche la misura di una nuova visione del mondo, figlia della filosofia dei Lumi e della Ragione, paradigma di un universo armonico, obiettivo e invariabile in cui non c'è più posto neppure per Dio. Dal metro si giungerà al metro quadrato e al metro cubo, quindi al chilo (peso di un decimetro cubo di acqua distillata) e al franco (moneta d'argento del peso di cinque grammi). Lo 'spirito di sistema' prende definitivamente il sopravvento, la piccola e avvincente storia ripercorsa da Guedj si incrocia con la grande Storia, restituendoci in toni avventurosi e a tratti picareschi l'avverarsi di un sogno. | ||
Biografia | Denis Guedj (si pronuncia ghedg) è nato nel 1940 a Sétif, in Algeria. Trasferitosi a Parigi nel 1957 per studiare matematica, partecipa attivamente alla contestazione studentesca del 1968; in quel periodo, grazie alla collaborazione con una serie di giornali, scopre la sua vocazione alla scrittura che lo porterà, nel 1987, a scrivere romanzi, il primo dei quali è Il Meridiano (in Francia insignito del Prix de L'Institut), seguito, nel 1988, da La Révolution des Savants e L'impero dei numeri, apparso anche in Italia nel 1997. Parallelamente alle sue attività di scrittore e d'insegnante - attualmente è docente di Storia delle scienze all'università Paris VIII -, Guedj si è impegnato nel campo del cinema e del teatro, nella convinzione che "anche i concetti possono dare emozioni: per questo li racconto e li 'metto in scena'". E lo straordinario successo in Francia, in Germania e anche in Italia del Teorema del Pappagallo (edito da Longanesi) gli ha dato ragione. Da Longanesi sono apparsi anche La chioma di Berenice, Il Meridiano e Autobiografia di una caravella. |