Titolo | Alan Turing. Una biografia | |
Autore | Hodges Andrew | |
Editore | Bollati Boringhieri | |
Collana | Universale Bollati Boringhieri | |
Anno | 2006 | |
pp. | 762 | |
La vita di Alan Turing (1912-1954) è stata fino a oggi avvolta dal mistero, anche per chi sa tutto delle sue scoperte. Autore, nel 1936, del manifesto del nuovo ordine tecnologico (Sui numeri computabili), il matematico inglese spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima ancora che fosse costruito un solo computer. Ma Turing fu anche uno degli analisti che, durante la seconda guerra mondiale, avevano decifrato i codici della macchina crittografica tedesca, l’Enigma, ed era a conoscenza di importanti informazioni concernenti la sicurezza nazionale. Tra i suoi colleghi di Cambridge circolava la voce che fosse "perseguitato"; di certo lo fu per la sua omosessualità (fu condannato alla castrazione chimica), ma Hodges fa un passo oltre e prospetta un’ipotesi da spy story, che getta una luce inquietante sul misterioso suicidio, compiuto da Turing morsicando una mela avvelenata con cianuro. Probabilmente – sostiene Hodges – con i suoi incontrollabili viaggi all’estero e i suoi contatti con giovani sconosciuti, Turing era diventato un rischio per la sicurezza dei servizi segreti inglesi e americani: che anche il padre dell’intelligenza artificiale e del computer, come già Oppenheimer, sia stato sacrificato sull’altare della sicurezza nazionale? | ||
Biografia | Andrew Hodges (Londra 1949) ha studiato matematica a Cambridge e ha collaborato per molti anni con Roger Penrose allo sviluppo della "teoria dei twistori" (un tentativo di unificare la meccanica quantistica con la relatività generale). Svolge la sua attività presso il gruppo di ricerca in fisica matematica dell’Università di Oxford. Oltre che di questa biografia, è autore del saggio Turing (Sansoni, 1998). | |
Note | Traduzione di David Mezzacapa. Ristampa 2006 |