Titolo | L'arte della logica. Lo strumento più potente per pensare, scegliere e agire | |
Autore | Cheng Eugenia | |
Editore | Ponte alle Grazie | |
Collana | Saggi | |
Anno | 2019 | |
pp. | 376 | |
Cheng ci spiega come il connubio tra logica ed emozioni possa renderci non semplicemente razionali (anche i computer lo sono), ma capaci di quella razionalità intelligente che è forse la caratteristica più nobile della nostra natura di uomini. «Un libro che insegna a usare l'empatia e la logica per discutere in modo produttivo con coloro che non riescono a farlo. [...] Un contributo significativo alla creazione di una società migliore e di conversazioni e relazioni più felici» - The Guardian Essere una persona dotata di una razionalità intelligente significa non soltanto possedere una razionalità efficace, ma usarla per aiutare il mondo, un po' come fanno i migliori supereroi usando i loro superpoteri. E secondo me il modo migliore in cui si possono usare questi superpoteri di razionalità per aiutare il mondo è colmare le divergenze, promuovendo un dialogo che abbia toni più sfumati e sia meno divisivo, e adoperarsi per creare una comunità che operi come una singola unità connessa. Oggi, in un mondo dominato da meme, fake news, tweet di 140 caratteri, dibattiti televisivi in cui si impone chi grida più forte, quale spazio resta per il ragionamento logico, la riflessione, la razionalità? La logica sembra ormai dominio esclusivo dei matematici, che la usano per esplorare una realtà astratta e inaccessibile ai più. Ma è davvero così? Davvero non ci si può affidare a questo strumento fondamentale dell’intelletto per navigare con sicurezza nel confuso mondo umano? In questo suo nuovo saggio Eugenia Cheng ci mostra che non è così, che la logica può essere la base per discutere in maniera costruttiva di questioni assolutamente reali e scottanti, come la discriminazione razziale, le molestie sessuali o l’assistenza sanitaria universale. Per farlo è necessario conoscere i rudimenti del ragionamento logico, ma non basta: la logica rigorosa stabilisce solo ciò che è vero e ciò che non lo è all’interno di un sistema fondato su un insieme di assiomi, distingue il bianco dal nero, non conosce quelle «zone grigie» che sono ovunque nella vita reale. Perché non sia divisiva, perché serva a conciliare concezioni diverse invece che a estremizzare le contrapposizioni, la logica va sposata a quella dimensione umana imprescindibile che è la sfera emotiva. | ||
Note | Traduttore: Carlo Capararo |