Letture matematiche: Mathematica. Un'avventura alla ricerca di noi stessi

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Titolo Mathematica. Un'avventura alla ricerca di noi stessi
Autore Bessis David
Editore Neri Pozza
Collana I colibrì
Anno 2023
pp. 288
  Tra pamphlet sovversivo e avventura cognitiva, Mathematica regala ai lettori pagine potenti, accessibili a tutti, filosofiche e immaginifiche, che parlano non solo di concetti matematici, ma della possibilità di coltivare da sé la propria intelligenza. «L’avventura matematica è un’avventura intima, nascosta e silenziosa. Ma è un’avventura universale. Il suo vero soggetto è l’essere umano». «Originale e pertinente, Bessis racconta diversamente la matematica e, nel frattempo, svela un metodo per diventare forti in materia». - Le Monde «Vivace, intelligente, apparentemente facile ma relativamente accessibile, questo libro sdrammatizza le difficoltà della matematica dando consigli per sfatare un’idea preconcetta: tutti coloro che si sentono negati per la matematica si sbagliano». - Libération «David Bessis ha trovato il modo di farci amare la matematica». - arte Una disciplina elitaria, astratta, che incute soggezione, quando non viscerale antipatia: cosí la matematica è generalmente percepita, come un freddo sapere logico riservato a pochi eletti in grado di esercitarlo. Le cose, tuttavia, stanno davvero cosí? Occorre davvero un talento innato per la logica per comprendere la matematica? O una simile percezione non è altro che un luogo comune, frutto di un’errata trasmissione del contenuto proprio di questo sapere? Nelle pagine di questo libro, David Bessis sfata questo luogo comune e mostra come la matematica riguardi un’attività umana che non ha nulla a che vedere con una disciplina logica (la logica concerne altri campi), ma è una vera e propria pratica, come lo yoga e le arti marziali, per le quali non è richiesto un talento innato. Del resto, è ciò che i grandissimi matematici vanno ripetendo dall’alba dei tempi, con quell’atteggiamento spesso scambiato per falsa modestia. Nessuna dote connaturata, ma soltanto una capacità molto spiccata di esercitare curiosità, immaginazione e intuizione. Doti che, com’è noto, sono alla base dei grandi momenti di apprendimento della vita: parlare, camminare, mangiare col cucchiaio, leggere, andare in bicicletta. Comprendere la matematica è, perciò, come percorrere un sentiero che conduce alla magnifica elasticità mentale di quando si è bambini, a quella condizione, cioè, in cui si è in grado di apprendere, una dopo l’altra, le difficilissime azioni che caratterizzano la nostra specie. Certo i matematici hanno inventato una trascrizione tanto precisa quanto ermetica per le loro intuizioni, proprio come i musicisti hanno inventato la loro ermetica notazione. I musicisti, tuttavia, hanno un innegabile vantaggio, basta che suonino e chiunque è in grado di seguirli. Non fosse possibile ascoltarne la musica, ma fosse dato soltanto decifrarla sugli spartiti, i musicisti sarebbero, nella considerazione comune, esattamente come i matematici: una cerchia di eletti guardata con soggezione, se non con inconfessata antipatia. La matematica, tuttavia, si può «sentire», proprio come la musica. È possibile percepire la forza delle sue intuizioni. Questo è almeno quanto, passo dopo passo, si sforzano di trasmettere le pagine di questo libro, per le quali è perfettamente possibile apprendere la matematica esattamente come abbiamo appreso da piccoli a mangiare col cucchiaio senza mai dire «Il cucchiaio mi fa paura».