Titolo | Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà | |
Autore | Malvaldi Marco | |
Editore | Rizzoli | |
Collana | Saggi italiani | |
Anno | 2017 | |
pp. | 256 | |
Oracoli, elezioni, codici segreti e code di cavallo. Un viaggio nella scienza che più di tutte ci fa capire come stanno le cose. «In matematica si gioca solo a carte scoperte. Le sue regole valgono per tutti. Per questo è rivoluzionaria» La matematica è rivoluzionaria. Attinge alla dimensione della libertà umana per creare mondi diversi e opposti, negando un codice già affermato per strutturarne liberamente un altro. Affermazioni matematiche all’apparenza inutili o sbagliate preannunciano quasi sempre vere e proprie rivoluzioni del pensiero. Il teorema di Bayes, per esempio, da puro gioco intellettuale è diventato un pilastro della diagnostica medica, della scienza forense, delle neuroscienze e nelle ricerche sull’intelligenza artificiale. In un viaggio che dai filosofi greci ci conduce alla Ultimate Machine di Claude Shannon, l’autore ci mostra che la matematica è rivoluzionaria anche in un modo più profondo: ci mette in grado di capire il mondo e di partecipare alla costruzione della società; di sconfiggere il tiranno: quello vero, ma soprattutto quello generato dal nostro stesso pensiero. Tutti possiamo intervenire, decidere se un ragionamento è corretto o meno, e tutti possiamo accedere agli assiomi iniziali e alle regole usate per svilupparli. Nel mondo fantastico dei numeri e dei teoremi non ci sono limiti all’immaginazione e in questo esercizio di fantasia siamo tutti liberi e tutti uguali. Non c’è nulla di controverso. “Sire”, spiegò ad Alessandro Magno il suo precettore Menecmo, “in geografia esistono strade per i re e strade per il popolo, ma in geometria c’è un’unica strada per tutti.” | ||
Biografia | Marco Malvaldi è nato a Pisa dove vive tutt'ora. Dopo la laurea in chimica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, e contemporanei studi di conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico, ma ha abbandonato dopo poco per tornare alla professione di chimico. Esordisce nella narrativa nel 2007 con la serie dei vecchietti del BarLume, pubblicata da Sellerio: La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012; Il telefono senza fili, 2014; La battaglia navale, 2016. Da questa serie a p'artire dal 2013 è stata tratta una serie televisiva dal titolo I delitti del BarLume. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (Sellerio 2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di milioni (Sellerio 2012), Argento vivo (Sellerio 2013), Buchi nella sabbia (Sellerio 2015) e i saggi L'architetto dell'invisibile ovvero come pensa un chimico (Cortina Raffaello 2017) e Le due teste del tiranno. Metodi matematici per la libertà (Rizzoli 2017). Suoi racconti sono inclusi nelle antologie di Sellerio: Un Natale in giallo (2011), Capodanno in giallo (2012), Ferragosto in giallo (2013), Regalo di Natale (2013, La tombola dei troiai), Carnevale in giallo (2014, Costumi di tutto il mondo). Nel luglio 2013 vince il Premio letterario La Tore Isola d'Elba. | |
Recensioni | Si può profetizzare a priori l’inutilità di uno studio? Per il nostro Malvaldi la domanda non merita nemmeno una risposta; l’assunto di partenza è sciocco e presuntuoso. Quando si tratta di applicare il metodo scientifico, anche nella vita di tutti i giorni, nulla è inutile. Ogni anno vengono infatti assegnati dei premi Nobel collaterali per le scoperte e le invenzioni in apparenza più inconcludenti. Nel 2016 per esempio è stata trovata un’equazione capace di prevedere la lunghezza e il comportamento elastico della treccia dei capelli. Verrebbe da dire “tanto rumore per nulla” oppure “che questi scienziati si impegnino a trovare cure contro malattie gravi”. In realtà la portata di questa equazione è gigantesca. Infatti la crescita dell’embrione umano segue lo stesso comportamento di quella dei capelli, perciò tramite questa scoperta riusciremo a prevedere l’insorgere di malformazioni sin dai primi giorni di vita dell’embrione. Malvaldi, partendo dalla treccia, raccoglie un gran numero di scoperte a prima vista inutili, che indubbiamente fanno sorridere, e ci consegna un saggio assai divertente, un’ode alla libertà del metodo scientifico e alla creatività senza limiti. Per chi già conosce Malvaldi come giallista per Sellerio, sappiate che ritroverete la sua verve brillante anche in quest’opera che solo in apparenza si presenta in forma di saggio. In realtà è un lavoro divulgativo molto chiaro e comprensibile. Non attendetevi quindi un lavoro per specialisti. Consiglieremmo la lettura ad adolescenti che vorrebbero avviarsi verso studi scientifici. Tra aneddoti spiritosi e parentesi umoristiche, Malvaldi riesce infatti ad esaltare l’anima profondamente creativa dell’approccio verso le scienze, spesso soffocata dagli studi scolastici troppo rigidi. D’altronde l’autore è professore universitario di chimica e sa come attirare l’attenzione dei suoi studenti. L’anima di questo libro è quindi estremamente pop e gioviale, insomma una lettura ideale. Recensione di Matteo Rucco. |