Titolo | Codici cifrati. Arne Beurling e i successi della crittografia svedese nella II guerra mondiale | |
Autore | Beckman Bengt | |
Editore | Springer-Verlag | |
Anno | 2005 | |
pp. | 266 | |
Durante la II guerra mondiale hanno avuto luogo numerosi risultati di rilievo nel campo della crittografia militare. Uno dei meno conosciuti è stato ottenuto dal servizio di intelligence svedese, nei confronti del codice tedesco usato per le comunicazioni strategiche con i comandi dei paesi occupati nel nord Europa, soprattutto Norvegia e Finlandia, le cui linee passavano per la Svezia. In tal modo, durante la fase più critica della guerra la direzione politica e militare svedese era in grado di seguire i piani e le disposizioni dei Tedeschi, venendo a conoscenza dei più arditi progetti e di modificare la propria politica, per cercare di tenere la Svezia fuori dalla guerra. La storia della violazione del codice tedesco è narrata in dettaglio, per la prima volta, e ha tutti gli aspetti di un thriller, ma con elementi che gli permettono di essere un’ottima introduzione al campo della crittografia, oltre che un ritratto vitale e umano della società del tempo: una disperata condizione bellica, l'intrigo politico e spionistico, il genio a volte incomprensibile ma sempre affascinante del principale artefice del successo - il matematico Arne Beurling - le difficoltà e i trucchi del mestiere, ma anche il lavoro sistematico e oscuro di una folla di decrittatori che vivono la propria condizione come quella di un lavoro normale. L'autore, Bengt Beckman, è stato per anni, dopo la guerra, capo del dipartimento di criptoanalisi dell'agenzia svedese di intelligence. |